mercoledì 8 giugno 2011

"La Nazione" articolo del 8 Giugno 2011

Acam, Morgillo rivela «Dieci giorni per salvare l’accordo con Hera»

Fonte: valdimagranews.it

INTERVISTA PUBBLICA ALL’ALLENDE


SANITA’, commercio, waterfront, nomine, candidature, elezioni, crisi economica. Un panorama ad ampio raggio, quello sorvolato dal vice presidentedella Regione, Luigi Morgillo che, «provocato» in un’intervista pubblica al Centro Allende dalle domande di due giornalisti — il capo della redazione spezzina de La Nazione, Franco Antola, e quello de Il secolo XIX, Filippo Paganini — ha toccato anche i temi più caldi dell’attualità politica. Compreso il nodo Acam. Con una «rivelazione»: «Filse deve accendere la fideiussione bancaria entro dieci giorni — ha detto Morgillo — altrimenti l’accordo Acam-Hera rischia di saltare».
IL TEMA dell’incontro era “La città che vorrei”, e ha radunato un folto pubblico al Centro Allende, tra politici, sostenitori, rappresentanti delle istituzioni e delle categorie economiche. «Entro il 20 giugno la finanziaria della Regione Liguria deve versare alla banca quei 10 milioni di euro a titolo di garanzia fideiussoria — ha chiarito Morgillo — , derivanti dalla cessione dei beni della multiutility spezzina andati in vendita, altrimenti il piano di aggregazione rischia di essere compromesso. Non voglio passare per il “becchino” di Acam , così come non vogliamo passare per i responsabili del patatrac, ma la situazione è delicata e spero si concluda nei migliori dei modi».
Questione Acam a parte, l’incontro di lunedì sera, introdotto da Matteo Ridolfi, ha acceso i riflettori su numerosi aspetti, come la necessità di rivendicare un percorso comune per stoppare la disoccupazione dei giovani laureati, autentica emergenza spezzina. «Spezia è popolata da molti anziani, ci sono parecchie abitazioni “vuote” e troppi giovani costretti a emigrare per cercare lavoro: facciamo in modo di fermare questa rotta», ha detto Morgillo, che alla domanda del responsabile della nostra redazione sulle concrete proposte lavorative, ha risposto: «Il distretto delle tecnologie marine così come il Polo Marconi, due opportunità per una cerchia ristretta di persone. Dobbiamo piuttosto sollecitare la Marina Militare affinché Spezia diventi il centro di formazione professionale dei militari del futuro. Custodiamo preziosamente Fincantieri, abbiamo aree a disposizione, e poi Snam e Enel…mi chiedo, perché i centri dove ci sono i cervelli devono trovarsi altrove?».
Laura Provitina

Nessun commento:

Posta un commento