Denuncia della Lega alla Corte dei Conti sulla gestione Acam
UN DOSSIER CON ACCUSE DI DANNO ERARIALE
Di Vizia: dovranno rispondere sindaci e amministratori
Fonte: valdimagranews.it
MARCO TORACCA
«SE la Corte di Conti dovesse accertare il danno erariale i sindaci dello Spezzino diventeranno responsabili con il patrimonio personale. L’unica scappatoia rimarrebbe l’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori di Acam che non è ancora stata fatta ». Giancarlo Di Vizia, deputato Lega Nord nonché capogruppo del Carroccione l consiglio comunale della Spezia punta sulla vecchia municipalizzata e insieme a Mario Bonelli, commercialista ed esperto contabile, e a Paolo Brescia, altro esperto in materia, ha preparato un corposo dossier.«Porteremo tutto alla Procura della Corte dei Conti di Genova », ha annunciato Bonelli nell’incontro tenuto ieri mattina nella sala dei gruppi di minoranza di palazzo Civico. «Nostro obiettivo è quello di salvaguardare i cittadini utenti ha proseguito Di Vizia Non è giusto che siano i fruitori dei servizi di Acam a pagare per quello che è accaduto per questo motivo abbiamo messo sotto esame un periodo specifico di gestione che va dal 2007, ultimo anno di di stribuzione degli utili, fino al 2009, triennio che definisco dell’amministrazione disperata».E ha aggiunto. «Non capiamo come le banche abbiano potuto continuare a finanziare Acam ha sottolineato Di Vizia Vogliamo sapere che cosa sia accaduto. Potrebbero esservi state della false comunicazioni sociali. Questo ovviamente è un nostro dubbio che sottoponiamo ai magistrati contabili. Saranno loro ad accertare e verificare».Nel carteggio Acam ci sono, secondo gli esponenti leghisti, diverse zone d’ombra. «Le perdite – ha detto Bonelli hanno superato un terzo del capitale sociale per due anni consecutivi (2008e2009) e ciò richiedeva obbligatoriamente gli adempimenti legali che qualora non venisserofatti profilerebbero la corresponsabilità degli amministratori, degli organi di controllo e dei Comuni soci azionisti. Per questo lancio l’appello ai sindaci affinché promuovano quanto prima l’azione di responsabilità». E i riflettori tornano sulle perdite. «Con quello scenario –ha spiegato Bonelli i Comuni soci avrebbero dovuto diminuire il valore delle partecipazioni in Acam. In caso contrario la giurisprudenza della Corte dei Conti considera a tutti gli effetti l’ipotesi di danno erariale imputabile ai gestori ». E le requisitoria della Lega rivive passo passo l’ultimo triennio dell’ex multiutility. «Il controllo delle amministrazioni pubbliche –ha spiegato Bonelli nei confronti delle società a partecipazione totalitaria deve essere un stringente su tutti gli atti di gestione. Quando non accade ci può essere una responsabilità per non aver vigilato». C’è poi il capitolo aumenti di capitale e quello dei contratti derivati stipulati dall’azienda. «Un altro punto di probabile danno erariale –ha concluso l’esperto contabile della Lega Nordè l’aumento di capitale sociale effettuato dal comune della Spezia per 1,5 milioni nel 2009. E’ stato fatto in presenza di perdite superiori a 1/3. La posizione del comune spezzino sarebbe ancora più grave se tali risorse fossero state attinte con indebitamento. Senza dimenticare i derivati la cui stipulazione non è stata portata a conoscenza del cda», ha concluso Bonelli.
UN DOSSIER CON ACCUSE DI DANNO ERARIALE
Di Vizia: dovranno rispondere sindaci e amministratori
Fonte: valdimagranews.it
MARCO TORACCA
«SE la Corte di Conti dovesse accertare il danno erariale i sindaci dello Spezzino diventeranno responsabili con il patrimonio personale. L’unica scappatoia rimarrebbe l’azione di responsabilità verso i vecchi amministratori di Acam che non è ancora stata fatta ». Giancarlo Di Vizia, deputato Lega Nord nonché capogruppo del Carroccione l consiglio comunale della Spezia punta sulla vecchia municipalizzata e insieme a Mario Bonelli, commercialista ed esperto contabile, e a Paolo Brescia, altro esperto in materia, ha preparato un corposo dossier.«Porteremo tutto alla Procura della Corte dei Conti di Genova », ha annunciato Bonelli nell’incontro tenuto ieri mattina nella sala dei gruppi di minoranza di palazzo Civico. «Nostro obiettivo è quello di salvaguardare i cittadini utenti ha proseguito Di Vizia Non è giusto che siano i fruitori dei servizi di Acam a pagare per quello che è accaduto per questo motivo abbiamo messo sotto esame un periodo specifico di gestione che va dal 2007, ultimo anno di di stribuzione degli utili, fino al 2009, triennio che definisco dell’amministrazione disperata».E ha aggiunto. «Non capiamo come le banche abbiano potuto continuare a finanziare Acam ha sottolineato Di Vizia Vogliamo sapere che cosa sia accaduto. Potrebbero esservi state della false comunicazioni sociali. Questo ovviamente è un nostro dubbio che sottoponiamo ai magistrati contabili. Saranno loro ad accertare e verificare».Nel carteggio Acam ci sono, secondo gli esponenti leghisti, diverse zone d’ombra. «Le perdite – ha detto Bonelli hanno superato un terzo del capitale sociale per due anni consecutivi (2008e2009) e ciò richiedeva obbligatoriamente gli adempimenti legali che qualora non venisserofatti profilerebbero la corresponsabilità degli amministratori, degli organi di controllo e dei Comuni soci azionisti. Per questo lancio l’appello ai sindaci affinché promuovano quanto prima l’azione di responsabilità». E i riflettori tornano sulle perdite. «Con quello scenario –ha spiegato Bonelli i Comuni soci avrebbero dovuto diminuire il valore delle partecipazioni in Acam. In caso contrario la giurisprudenza della Corte dei Conti considera a tutti gli effetti l’ipotesi di danno erariale imputabile ai gestori ». E le requisitoria della Lega rivive passo passo l’ultimo triennio dell’ex multiutility. «Il controllo delle amministrazioni pubbliche –ha spiegato Bonelli nei confronti delle società a partecipazione totalitaria deve essere un stringente su tutti gli atti di gestione. Quando non accade ci può essere una responsabilità per non aver vigilato». C’è poi il capitolo aumenti di capitale e quello dei contratti derivati stipulati dall’azienda. «Un altro punto di probabile danno erariale –ha concluso l’esperto contabile della Lega Nordè l’aumento di capitale sociale effettuato dal comune della Spezia per 1,5 milioni nel 2009. E’ stato fatto in presenza di perdite superiori a 1/3. La posizione del comune spezzino sarebbe ancora più grave se tali risorse fossero state attinte con indebitamento. Senza dimenticare i derivati la cui stipulazione non è stata portata a conoscenza del cda», ha concluso Bonelli.
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