venerdì 11 febbraio 2011

"Il Secolo XIX" articolo del 11 Febbraio 2011

Caso Acam-Hera, braccio di ferro tra il Pd e la Lega

IL CARROCCIO NON MOLLA SUI BILANCI

I democratici difendono il matrimonio con la holding

Fonte: valdimagranews.it

di MARCO TORACCA

NON SI PLACA la bagarre sulla vicenda Acam, la municipalizzata in procinto di convolare a nozze con la holding bolognese Hera. A sparare sull’ex municipalizzata e Sui bilanci degli anni scorsi è la Lega Nord che sui documenti contabili ha preparato un dossier per la Procura della Corte dei Conti di Genova.Dal fronte opposto invece il Partito Democratico difende il cammino intrapreso verso il traguardo del matrimonio con il gruppo romagnolo accusando il centro destra «di aver tifato per il fallimento dell’operazione a tutto svantaggio dei dipendenti». Dal Carroccio Giancarlo Di Vizia, capogruppo leghista in consiglio comunale e deputato al Parlamento, replica a Davide Natale, assessore alle Partecipate, e gli consiglia di «darsi all’ittica»,dice Di Vizia.«Sì all’ittica spiega Di Vizia visto che mi ha invitato a prendere granchi. A parte questo i nostri commercialisti hanno riscontrato l’inesattezza delle critiche che ci ha rivolto l’amministrazione in merito al carteggio sui bilanci Acam». Marco Bonelli, l’esperto a che ha passato al vaglio insieme a Paolo Brescia i conti Acam, torna sui numeri della vecchia municipalizzata. «Sull’aumento di capitale sociale di 1,5milioni di euro l’assessore Natale non è a conoscenza che consolidata giurisprudenza della Corte dei Conti dice Monelli afferma che l’operazione di ricapitalizzazione di una società partecipata da un comune non può individuarsi tra le spese di investimento. Pertanto l’aumento effettuato per la copertura di perdite di una società partecipata non è visto come spesa di investimento bensì deve essere considerato di natura corrente e con tale entrata deve esser coperto. Questo fa sì che il comportamento del Comune della Spezia sia del tutto errato e contrario ai principi di Finanza pubblica tale da arrecare grave danno erariale». «Il bilancio consolidato –aggiunge Brescia deve riportare in un apposito prospetto il raccordo tra quello della capogruppo e il consolidato stesso. E’ questione di lana caprina far riferimento al Codice Civile per un comune che deve valutare se effettuare aumenti di capitale sociale in una società come la capogruppo che registra 39 milioni di euro di perdite dove il gruppo ne lascia 130 sul campo. Prima andrebbero coperte le perdite pregresse». Replica il Partito Democratico spezzino. «Oggi si tratta di individuare alcuni indirizzi di prospettiva a fronte del definitivo passaggio della firma del memorandum Hera Acam in vista dell’accordo quadro –afferma il Pd Questo percorso ha portato a una visione critica e autocritica che ha determinato un cambiamento di direzione. Sono stati tagliati i costi di funzionamento dei consigli di amministrazione. è stata razionalizzata la struttura limitando il ricorso alle consulenze esterne ».E aggiungono dalla sede provinciale via Lunigiana. «Abbiamo scelto di sostenere una linea di difesa dell’azienda–osservanoadifferenza del centrodestra. Per noi la sopravvivenza del servizio pubblico e la difesa del posto di lavoro dei 1.000 dipendenti era prioritaria. Le proposte della minoranza come quella di concordato fallimentare avrebbero avuto invece conseguenze drastiche ». Così poi sul memorandum. «E’ la conferma di quello che abbiamo sempre sostenuto prosegue il più importante partito di maggioranzaIl memorandum contiene la scelta di fondo del piano dei rifiuti adottato negli anni scorsi che vuole ridurre le dimensioni del rifiuto grazie alla raccolta differenziata mentre il progetto di combustione del Cdr all’Enel non è contempla nella programmazione degli enti locali. La discussione infine che si è aperta sulle discariche di servizio di Rocchetta Vara e Saturnia con l’utilizzo degli inerti è finalizzata al risanamento e al rimodellamento ambientale». E conclude.«La soluzione individuata dello scorporo delle reti idriche in una nuova società detenuta dai Comuni, unitamente al ripristino degli Ato (Ambiti Territoriali Ottimali), rappresenta la traduzione concreta del principio di pubblicità dell’acqua. Tutti questi elementi possono essere opposti a chi contesta il matrimonio con Hera come elemento di privatizzazione ricordando inoltre che è società pubblica per il 60%».

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