mercoledì 23 febbraio 2011

"La Nazione" articolo del 23 Febbraio 2011

Rifiuti, ma quanto ci costa produrli!

Per i cittadini a Ortonovo la Tarsu più alta, ad Ameglia la tariffa più bassa

Fonte: valdimagranews.it

IL SERVIZIO non migliora, il degrado aumenta, le spese crescono e le tasse pure. Come abbiamo mostrato nei precedenti servizi raccolta dei rifiuti e differenziata in val di Magra sono ancora alla preistoria, ben lontane anche dai livelli imposti dalla legge. A Sarzana è scesa dal 28,8 al 27 per cento, ben lontano dal 55 previsto per il 2010 e dal 65 del 2012. Un disastro in parte legato al multimateriale (vetro, metallo e plastica) raccolto in un unico contenitore vanificando gli sforzi dei cittadini. Ora Provincia e Acam ci provano a invertire la tendenza di un servizio non certo virtuoso. Un progetto pilota di «domiciliarizzata spinta», per un numero di utenti limitato, partirà prima dell’estate per avanzi di cucina, carta e cartone, plastica e metallo. Acam fornirà il cestello traforato antiodore e per un anno i sacchetti per l’umido andranno all’impianto di Boscalino per poi tornare in parte in città come concime o per ripristinare terrapieni. Contenitori condominiali per carta e cartone, sacchetti trasparenti per plastica e metallo.

I CITTADINI della Val di Magra pagano di spazzatura per una casa di cento metri quadri da un minimo di 144 euro all’anno ad un massimo di 220. A Ortonovo la tassa più alta in assoluto per i cittadini, 2,20 euro, poco di meno (2 euro) si pasa a Sarzana dove invece si registrano le tariffe più basse in assoluto per le attività economiche: 3,42 i laboratori artigianali e 4,47 i negozi, senza distinzione. Bar e paninoteche invece a Santo Stefano arrivano a pagare più dell’11, gli esercizi commerciali da 7,42 a 9,23. A Sarzana dunque un bar o ristorante di 100 metri quadrati pagano 447 euro contro i 200 di una coppia con una casa grande uguale.
La tariffa più bassa è applicata dal Comune di Ameglia dove un residente paga 1,44 euro a metro quadrato; esercizi pubblici e i negozi 6,98 euro; alberghi 5,57; darsene e rimessaggi 6,26, gli stabilimenti balneari 1,74. Il Comune ha previsto riduzioni del 30 per cento nelle case con un solo occupante. Ma l’amministrazione ha inserito nel regolamento comunale anche un incentivo per gli esercizi di vicinato: aprire un’attività nel centro storico di Ameglia significa non pagare la Tarsu per i primi tre anni (delibera 26-4-2007). A Santo Stefano Magra per le case dove si abita si paga 1,75 euro a metro quadro; esercizi commerciali e negozi di beni durevoli 7,42 euro; alimentari, edicole e fioriai 9,23; stabilimenti e attività retroportuali 3,94; ristoranti bar e paninoteche 11,08; alberghi 6,19. Ovviamente anche in questo Comune come negli altri previste agevolazioni per unico abitante e redditi bassi. A Castelnuovo Magra i cittadini pagano 1,90 a metro quadrato per la propria casa. Nel 2005 pagavano 1,56. Gli stabilimenti industriali, opifici, caserme... pagano 4,45 euro; gli esercizi commerciali 6,95. A Castelnuovo poi se il bidone dove riporre il sacchetto è a oltre 500 metri dall’abitazione scatta una «riduzione del 70 per cento sul totale dei metri quadrati imponibili». A Sarzana i residenti pagano per le abitazioni 2 euro al metro quadrato, i laboratori artigianali 3,42 euro e i commercianti 4,47, tra i quali sono classificate anche le attività stagionali. Anche per i sarzanesi ci sono possibilità di sconti ma solo per situazioni economiche particolari, specifiche disabilità o persone in carico ai servizi sociali. Le attività, come carrozzerie e officine, che producono sostanze nocive trattate sono in appositi elenchi perchè la risulta delle loro lavorazioni viene smaltita diversamento ed hanno quindi riduzioni sulla Tarsu. Ad Ortonovo, dove la percentuale di differenziata è la più bass, la tariffa per le civili abitazioni è di 2,22 euro a metro quadrato. L’aumento è scattato nel 2006 per abbassare il debito con Acam. Anche qui riduzioni previste per le abitazioni con un solo occupante e per le seconde case sfitte dove la produzione di rifiuti è minore. I laboratori artigiani pagano 8,15 euro a metro quadrato; 4,26 gli stabilimenti industriali (segherie di marmo ecc); 7,25 le attività stagionali. Il costo della raccolta differenziata si attesta sui 70 mila euro l’anno e 280 mila l’indifferenziata. La situazione cambierebbe con il sistema del «porta a porta» che riguarderebbe tre tipologie di rifiuto: umido, carta e cartone, plastica e metallo. Il vetro sarà smaltito a parte . In gergo gli uffici tecnici della Provincia la chiamano «raccolta domiciliarizzata spinta» e dovrebbe porre un freno alla caduta libera in atto del differenziato verificatasi negli ultimi anni.
Anna M. Zebra

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