Acam in bilico tra Hera e le banche Ultime sforbiciate per l’aggregazione
In carico ai Comuni anche l’impianto di Saliceti. Bilancio: segnali di ripresa
Fonte: valdimagranews.it
di MANRICO PARMA
IERI, l’amministratore delegato di Acam Ivan Strozzi ha incontrato a Milano i consulenti di Hera. Un passo avanti per aprire la strada ad una trattativa vera e propria. Lo scoglio da superare, per l’aggregazione della partecipata spezzina al colosso emiliano delle multiutility, resta il buco finanziario di 150 milioni di euro. La situazione è in fase di stallo, tra Bologna che chiede garanzie, Acam in pressing sugli istituti di credito e le banche, a loro volta, in attesa dell’ok di Hera all’accordo. In bilico la rinegoziazione del debito verso il lungo termine e la proroga di altri sei mesi del rimborso delle rate correnti (poco meno di 50 milioni) in scadenza a fine giugno.
Sono giorni decisivi per le sorti dell’azienda di Via Picco. Ieri pomeriggio, Strozzi, rispondendo ai consiglieri comunali delle Commissioni partecipate e bilancio, ha annunciato alcuni dati positivi del bilancio consuntivo del 2009, la cui stesura definitiva, prevista per fine aprile, è slittata. Ci sono segni favorevoli nella redditività, cioè gli incassi (+11 %), nel margine operativo, vale a dire il guadagno netto (+38 %, circa 5,3 milioni), nel rapporto fra il debito e il guadagno, sceso da 17,2 a 13 punti, incamminando l’azienda verso posizioni di mercato. Mentre, il debito 2009 dovrebbe restare in linea rispetto alle previsioni attestandosi su perdite di gestione per 15 milioni, contro il 48 dell’anno precedente. «Mi auguro fortemente di chiudere la partita dell’aggregazione. Significherebbe la salvezza certa di mille posti di lavoro e di tanta professionalità», ha sottolineato Strozzi. Acam sta cercando di limare il più possibile e far scendere il debito, inizialmente di 300 milioni. E’ ormai in fase conclusiva la vendita delle reti idriche ai Comuni, chiesta esplicitamente da Hera. L’operazione vale 125 milioni. Le amministrazioni locali potrebbero prendersi in carico anche l’impianto di Saliceti, mettendo sulla bilancia 15milioni. Strozzi ha annunciato anche la vendita di beni immobili (in via Crispi e in via Fontevivo) a trattativa privata dopo due tornate deserte di asta pubblica. Altri 10 milioni in arrivo Il compromesso è atteso per metà giugno. A spanne, il valore della società delle reti, quello dell’impianto di Saliceti e quello della vendita degli immobili riducono il disavanzo ai famosi 150 milioni. L’amministratore delegato ha mantenuto riservate le informazioni sulle trattative per aprire la discarica di servizio, passaggio importante del ciclo rifiuti. Riservandosi di chiudere le trattative. I commissari lo avevano incalzato soprattutto sulle voci di un interessamento al sito di Saturnia. Dibattito anche sull’eventuale ricorso a contratti di solidarietà. proposta contenuta nel piano di riorganizzazione aziendale, caso rilanciato da un’interpellanza del consigliere pdl Giacomo Gatti. Ivan Strozzi «ritiene utile il taglio agli stipendi dei lavoratori solo nel caso riguardasse il bene supremo dell’azienda». Non si può escludere a questo punto l’apertura di una trattativa con il sindacato. Dai commissari, infine, è arrivato l’invito al taglio dei compensi ai membri dei cda di Acam e delle altre partecipate. Strozzi ha replicato informando i consiglieri che la decisione spetta ai comuni soci.
In carico ai Comuni anche l’impianto di Saliceti. Bilancio: segnali di ripresa
Fonte: valdimagranews.it
di MANRICO PARMA
IERI, l’amministratore delegato di Acam Ivan Strozzi ha incontrato a Milano i consulenti di Hera. Un passo avanti per aprire la strada ad una trattativa vera e propria. Lo scoglio da superare, per l’aggregazione della partecipata spezzina al colosso emiliano delle multiutility, resta il buco finanziario di 150 milioni di euro. La situazione è in fase di stallo, tra Bologna che chiede garanzie, Acam in pressing sugli istituti di credito e le banche, a loro volta, in attesa dell’ok di Hera all’accordo. In bilico la rinegoziazione del debito verso il lungo termine e la proroga di altri sei mesi del rimborso delle rate correnti (poco meno di 50 milioni) in scadenza a fine giugno.
Sono giorni decisivi per le sorti dell’azienda di Via Picco. Ieri pomeriggio, Strozzi, rispondendo ai consiglieri comunali delle Commissioni partecipate e bilancio, ha annunciato alcuni dati positivi del bilancio consuntivo del 2009, la cui stesura definitiva, prevista per fine aprile, è slittata. Ci sono segni favorevoli nella redditività, cioè gli incassi (+11 %), nel margine operativo, vale a dire il guadagno netto (+38 %, circa 5,3 milioni), nel rapporto fra il debito e il guadagno, sceso da 17,2 a 13 punti, incamminando l’azienda verso posizioni di mercato. Mentre, il debito 2009 dovrebbe restare in linea rispetto alle previsioni attestandosi su perdite di gestione per 15 milioni, contro il 48 dell’anno precedente. «Mi auguro fortemente di chiudere la partita dell’aggregazione. Significherebbe la salvezza certa di mille posti di lavoro e di tanta professionalità», ha sottolineato Strozzi. Acam sta cercando di limare il più possibile e far scendere il debito, inizialmente di 300 milioni. E’ ormai in fase conclusiva la vendita delle reti idriche ai Comuni, chiesta esplicitamente da Hera. L’operazione vale 125 milioni. Le amministrazioni locali potrebbero prendersi in carico anche l’impianto di Saliceti, mettendo sulla bilancia 15milioni. Strozzi ha annunciato anche la vendita di beni immobili (in via Crispi e in via Fontevivo) a trattativa privata dopo due tornate deserte di asta pubblica. Altri 10 milioni in arrivo Il compromesso è atteso per metà giugno. A spanne, il valore della società delle reti, quello dell’impianto di Saliceti e quello della vendita degli immobili riducono il disavanzo ai famosi 150 milioni. L’amministratore delegato ha mantenuto riservate le informazioni sulle trattative per aprire la discarica di servizio, passaggio importante del ciclo rifiuti. Riservandosi di chiudere le trattative. I commissari lo avevano incalzato soprattutto sulle voci di un interessamento al sito di Saturnia. Dibattito anche sull’eventuale ricorso a contratti di solidarietà. proposta contenuta nel piano di riorganizzazione aziendale, caso rilanciato da un’interpellanza del consigliere pdl Giacomo Gatti. Ivan Strozzi «ritiene utile il taglio agli stipendi dei lavoratori solo nel caso riguardasse il bene supremo dell’azienda». Non si può escludere a questo punto l’apertura di una trattativa con il sindacato. Dai commissari, infine, è arrivato l’invito al taglio dei compensi ai membri dei cda di Acam e delle altre partecipate. Strozzi ha replicato informando i consiglieri che la decisione spetta ai comuni soci.
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