martedì 8 giugno 2010

"La Nazione" articolo del 08 Giugno 2010

I debiti di Acam in consiglio comunale

L’opposizione attacca: «Ecco le colpe del Pd»

Fonte: valdimagranews.it

IL FUTURO di Acam all’esame del consiglio comunale di Sarzana in programma dalle 17, preceduto da due ore di discussione delle interpellanze. E sulla pratica legata all’acqua (con la fusione di Acam Acque in Acam Spa) il Pdl darà battaglia annunciando la sua astensione. «Acam nel 2008 — dicono il capogruppo Andrea Camaiora e il responsabile enti locali Massimiliano Giampedroni — ha chiuso il bilancio con 47 milioni di debiti mentre Iride a Genova ha chiuso con un bel +110 milioni di euro e Acea nel Lazio con +186. Non solo: Acam ha sperperato 12 milioni in consulenze e totalizzava 96.000 ore di straordinario da liquidare ai dipendenti, il carico totale del debito è salito e ora solo per Acam Acque, arriva a 150 milioni di euro. Si tenta quindi di fare il solito ‘miracolo alla pidiessina spezzino’: mantenendo i soliti soci, si prevede di diminuire il debito con la modalità più semplice, aumentando le tariffe che, al 2012, rincareranno del 30%. Stime ‘da illusionista’ ci vorrebbero far vedere che da qui al 2031 si avranno utili per milioni l’anno. La società delle reti idriche arriverà al 2050, con relativa distribuzione di poltrone e poltroncine. Noi denunciamo la costruzione di opere inutili come il dissalatore a Monterosso, l’acquisto del terreno di Saliceti a 2 milioni di euro, acquistato dal venditore nel 2002 a 700 mila euro. Infine, il piano industriale prevede entro il 2012 progetti da sogno come teleriscaldamento in tutti i comuni, il Cdr bruciato nella centrale di Vallegrande. Ci mancano solo la coca cola dai rubinetti e nevicate a ferragosto. E’ giusto che la delibera di adesione Quanto venga firmata da chi ha sfasciato Acam utilizzandola come serbatoio da voti: quindi, il Pd».

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