giovedì 24 giugno 2010

"La Nazione" articolo del 24 Giugno 2010

LA SOCIETA’ Un gigante quotato in Borsa con ricavi per 4.200 milioni

ESPANSIONE
Opera da Modena alla Marche ed ha mire verso la Toscana

Fonte: valdimagranews.it

BOLOGNA — CHISSÀ se alla fine si stringeranno la mano, col gigante che salva il nano dal naufragio. Certo è che la trattativa va avanti, con l’obiettivo di disegnare un’alleanza senza ombre e piena di sorrisi. I vertici di Hera continuano a lavorare con Acam, multiutility della Spezia, in vista di un possibile matrimonio. Se poi sarà solo una collaborazione o una vera e propria aggregazione si vedrà.
IERI, infatti, il consiglio di amministrazione di viale Berti Pichat ha fatto il punto sul dossier che riguarda l’azienda ligure: non è stata presa nessuna decisione definitiva — né in positivo, né in negativo — però si è concordato di proseguire nel dialogo con i colleghi spezzini. Questa operazione potrebbe permettere a Hera di allargarsi in Liguria e verso la Toscana, sfondando nel mezzo del territorio controllato dalle rivali Iride e Enia che si stanno fondendo, però — e questo è il punto — Acam è ingobbita da debiti per circa 300 milioni di euro, è incalzata dalle banche creditrici e dallo spettro del fallimento. Insomma, il punto di vista del presidente Tomaso Tommasi di Vignano e soci è chiaro: se ci uniamo bene, a patto di non metterci in casa un carrozzone, altrimenti amen, per noi non cambia nulla e non è una sconfitta.
LE DUE multiutility si confrontano da mesi. Sono stati i manager spezzini a prendere in mano per prima il telefono: «Cara Hera, ci aiuti a uscire dai guai assorbendoci nel tuo gruppo? La risposta: Si può fare, a patto che vi rimettiate in sesto. E così da Bologna sono arrivate indicazioni. La più forti: dare vita alla società delle reti, passare ai Comuni anche l’impianto di Saliceti Hera a questo il punto vorrebbe maggiori garanzie su questo punto, magari con la possibilità di rinegoziare le condizioni. Meglio non fare passi più lunghi della gamba. Le risposte, e qui tocca ad Acam lavorare, dovrebbero arrivare a giorni, per poi decidere come procedere — in un senso o nell’altro — ai primi di luglio.
ACAM, con entrate annue che oscillano tra i 210 e i 230 milioni e 260mila clienti, è sì un nano nei confronti di Hera, gigante quotato in Borsa, che va da Modena alle Marche e che ha chiuso il 2009 con ricavi per 4.209 milioni. Però è attiva nei settori dell’acqua, dei rifiuti e del gas, è ben radicata alla Spezia e in qualche zona della Toscana e se ben gestita potrebbe portare business.
Matteo Naccari

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