giovedì 18 novembre 2010

"La Nazione" articolo del 18 Novembre 2010

Acam-Hera, lo storico matrimonio è fatto

SVOLTA LA MULTIUTILITY BOLOGNESE ACQUISIRA’ FRA IL 45 E IL 49% DELLE AZIONI. IL PROCESSO COMPLETATO IN DUE ANNI

Domani la firma ufficiale del memorandum che fissa il percorso per l’integrazione

Fonte: valdimagranews.it

FORSE è il caso di preparare gli anelli perché le nozze è deciso che si faranno. Fissato anche il giorno: Hera e Acam sottoscriveranno domani il memorandum che delineerà il percorso industriale e finanziario, permettendo alla holding spezzina l’integrazione con quella bolognese (il cui completamento è previsto nel 2012). La multiutility spezzina vedrà un rafforzamento industriale e quindi potrà, forse, vivere giorni sereni grazie al raggiungimento dell’equilibrio economico e finanziario, obiettivo raggiunto anche attraverso lo scorporo di reti, impianti idrici, di quello per il trattamento dei rifiuti di Saliceti e la cessione, nei prossimi mesi, di immobili. Un percorso che apre una prospettiva industriale sovraregionale e che prevede dapprima la stipula di un accordo-quadro entro l’inizio del nuovo anno con l’ingresso di Hera nel capitale di Acam, per una quota tra il 45 e il 49 percento. Solo dopo la strada si spianerà definitivamente verso il completamento della procedura. In attesa del giorno che sancisce l’inizio della salvezza del Gruppo Acam, il presidente Paolo Garbini ha incontrato , ieri a Palazzo Civico — senza sapere a quanto pare che a Bologna nelle stesse ore si stava raggiungendo la storica intesa — i componenti della Commissione di controllo sulle società partecipate dal Comune, fornendo delucidazioni sull’ attuale situazione economica e finanziaria dell’azienda.
ALL’INCONTRO erano presenti, il presidente della Commissione Giacomo Gatti, l’assessore Davide Natale e i consiglieri comunali Giulio Guerri, Alessandro Gai, Simona Cossu, Andrea Stretti, Marcello Delfino e Sauro Manucci. «Un incontro importante — ha commentato Giacomo Gatti, presidente della Commissione — che ci permette di chiedere al presidente Garbini chiarimenti sulla gestione, sul rapporto con le banche, sui contratti di solidarietà, sui rapporti con i business soprattutto acqua e rifiuti, sul patrimonio e sulle procedure che condurranno all’effettiva integrazione con Hera».
«I ricavi sono passati da 97800 milioni a oltre 117 milioni — ha spiegato Garbini — con un valore aggiunto del 5 percento. L’ebitda, il margine operativo lordo, nel consultivo 2010 è pari a 12 milioni e 603 mila euro rispetto ai 9 milioni 672 mila dell’anno precedente: un delta di quasi 3 milioni. Il debito netto del gruppo si è dimezzato, attestandosi a 5 milioni e 400 mila euro ma dodici mesi fa era di 9 milioni 853 mila». Il presidente di Acam ha ribadito che nessun dipendente perderà il proprio posto di lavoro e che la stessa holding bolognese assicurerà la territorialità occupazionale: si delinea forse un futuro migliore per i 1045 dipendenti, che attualmente sono soggetti a contratti di solidarietà.
Laura Provitina

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