mercoledì 17 novembre 2010

"Il Secolo XIX" articolo del 17 Novembre 2010

Discarica a Rocchetta, la Val di Vara insorge

INDIVIDUATA DALLA PROVINCIA

Il presidente Fiasella tranquillizza: «Nessun rischio. Verrà depositato il residuo inerte prodotto da Saliceti»

Fonte: valdimagranews.it

AMERIGOLUALDI

ENTRO il 2011 tutte le discariche della provincia verranno bonificate echiusementrenel2012comincerà adoperare quella di servizio di Rocchetta Vara. Tirato per la giacca da più parti,non ultimo dal sindaco,Massimo Federici, il presidente della Provincia, Marino Fiasella, sostiene che il cerchio della gestione dei rifiuti verrà chiuso, come previsto dal piano provinciale. «Ormai l’impianto di Saliceti lavora a pieno regime e raccoglie i rifiuti dell’intera provincia spiega Vengono prodotte 2.800 tonnellate di frazione inerte e biostabilizzata al mese che serviranno per bonificare e chiudere tutte le discariche ancora esistenti sul territorio, secondo i progetti di ripristino ambientali elaborati da Acam : quelle di Varese ligure, Borghetto Vara, Bonassola, Val Bosca, Carro, Vallescura». È stata deliberata l’autorizzazione per Bonassola dove tre o quattro camion al giorno trasporteranno il sottovaglio, cioè la frazione inerte prodotta a Saliceti. Seconda tappa, l’apertura dell’ex cava di serpentino di Gravegnana (Rocchetta Vara), circa 350 mila metri cubi di capienza, come unica discarica di servizio dell’intera provincia. La scelta di una discarica di servizio e la graduale estensione della raccolta differenziata sono i due fondamenti della questione tenendo conto, peraltro, che La Spezia è l’unica provincia in Liguria ad avere l’impianto di Boscalino per il compost e quello di Saliceti per il cdr.Ese da parte degli amministratori della Val di Vara il “no” all’ipotesi Rocchetta fosse perentorio? «Intanto, nel 2012 dobbiamo arrivare al 65% di raccolta differenziata, in modo da abbattere anche la quantità del materiale inerte da stoccare in discarica continua Fiasella Tengo a ribadire, inoltre, che non si tratterà di una discarica come comunemente la gentesi immagina bensì di un sito in cui verrà depositato del residuo inerte, risultato da un trattamento tale da poter essere utilizzato,mescolato a terra, per la bonifica e il ripristino ambientale. Azzerato anche il rischio di percolato poiché si tratta di un rifiuto asciutto». Già dal 2003, il Piano provinciale dei rifiuti indicava tre opzioni: Le Gronde a Bonassola, Rocchetta e Mangina a Borghetto Vara.L’opzione Bonassola è stata abbandonata causaglialti costi per le opere strutturali a carico del gestore Acam.Attualmente, il materiale inerte viene inviato nella discarica genovese di Scarpino. Altra questione e altri costi riguardano il cdr (combustibile da rifiuto) prodotto a Saliceti dalla lavorazione dei rifiuti. Ne vengono prodotte circa 45mila tonnellate l’anno,spedite prima a Isernia,poi a a Lodi e Pavia.Ora si parla di inviarlo via nave in Spagna perché assicura Fiasella si spendemeno. Per quanto riguarda la differenziata, l’obiettivo è il porta a porta per il 17% della popolazione entro l’anno e la progressiva estensione a tutta la città entro il 2012. Il progetto si concluderà a giugno 2012 ponendosi di raggiungere il traguardo del 65% di rifiuti raccolti inmodo differenziato, partendo dall’attuale 26%. Vediamo alcuni dati. Dall’ottobre 2009 all’ottobre 2010, in provincia sono state prodotte circa 100 mila tonnellate di rifiuti indifferenziati di cui 18 mila inviati all’impianto “Costa Mauro” di AlbianoMagra, 6 mila a Valbosca e 76mila a Saliceti. Il costo per la produzione e lo smaltimento del cdr è aumentato da 155 a 185 euro.Di quest’ultima cifra, 85 euro sono per la produzione del cdr o per Costa e 100 comprensivi di trasporto (40) e incenerimento (60) fuori provincia.Le circa30mila tonnellate di sottovaglio (rifiuto inerte) vanno invece nella discarica genovese di Scarpino a cui paghiamo 50 euro a tonnellata nel caso di prodotto considerato di buona qualità e80euro(ciò succede nella percentuale maggiore) per quello ritenuto mediocre.

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