Acam - Hera, c’è l’accordo e domani sarà firmato
La progressiva integrazione prevista entro il 2012
Fonte: valdimagranews.it
AMERIGO LUALDI
HERA e Acam, accordo raggiunto. La multiutility emiliana e il gruppo spezzino sottoscriveranno domani a Bologna il memorandum che delinea il percorso industriale e finanziario per arrivare alla progressiva integrazione di Acam entro il 2012. Lo comunicano i due gruppi in una nota congiunta, ufficializzata ieri in serata, dopo la chiusura del mercato borsistico in cui è quotata Hera. Si spiega così la riservatezza del presidente di Acam, Paolo Garbini, che ieri pomeriggio, nel corso dell’audizione davanti alla commissione consiliare delle società partecipate, pur confermando «vicino di pochi giorni»l’accordo, non ha ufficializzato alcunché. L’accordo si legge nella nota prevede il contributo sia dei soci di Acam sia degli istituti finanziari, oltre che di Hera, a un «percorso di ristrutturazione di Acam che vedrà, da un lato un rafforzamento industriale e, dall’altro il conseguimento di una situazione economica e finanziaria equilibrata e sostenibile, anche attraverso lo scorporo di reti e impianti idrici» e la cessione di immobili «nei prossimi mesi». La strada dei prossimi mesi prevede la definizione di un accordo quadro «entro la prima parte del 2011» e il conseguente primo ingresso di Hera nel capitale di Acam con una quota tra il 45% e il 49%«, mentre l’integrazione sarà conclusa «entro l’anno successivo». Le parti percorreranno «con determinazione » la strada verso l’aggregazione, conclude la nota. Davanti alla commissione delle società partecipate presieduta da Giacomo Gatti, Garbini ha fatto il punto della situazione aziendale e risposto alle domande dei consiglieri. SITUAZIONE FINANZIARIA «Il bilancio semestrale al 30giugno di quest’anno dice che abbiamo aumentato i ricavi da 97 a 117milioni, il margine operativo lordo da 9 a 12 milioni e quasi dimezzato il risultato netto, ossia il debito,da9milioni e856milaa5milionie400milaeuro ha snocciolato il presidente di Acam Ciò significa che abbiamo avviato una significativa politica di risparmi: in due anni 13 milioni e rotti in meno di costi di gestione». Ha quindi puntigliosamente fattori ferimento alle varie voci: riduzione delle ore di straordinario, del parco automezzi aziendali, dei telefoni e dei carburanti. CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ Lo “schiaffo” ricevuto dai sindacati ha lasciato il segno e Garbini conta di riprendere il dialogo nell’incontro fissato per martedì 23. «In tre anni avremmorisparmiato4milioni e mezzo di euro senza perdere neppure un posto di lavoro Mi sarei aspettato maggiore collaborazione da parte dei sindacati. A questo punto mi aspetto che da loro parta qualche proposta. Sono disponibile a valutare altre soluzioni , magari quella di allargare l’ammortizzatore sociale a tutti i 970dipendenti del gruppo e non soltanto a 421» IL PIANODEI RIFIUTI Piena sintonia con la linea della Provincia e su quanto asserito dal presidente, Marino Fiasella, circa l’individuazione della discarica di servizio a Rocchetta Vara. Anzi, Garbini è ancora più esplicito. «Ci siamo rotti le palle. A Rocchetta andrà del materiale assolutamente inerte, il sovvaglio del cdr prodotto nell’impianto di Saliceti. Ho letto di proteste a Brugnato ma è ora di dire basta. Non possiamo rinunciare a risparmiareil65%deicosti(153euro a tonnellate per mandare il sovvaglio a Scarpino a frontedei40nel caso di una discarica provinciale) solo per la campagna elettorale di unocheprende38voti», ha tuonato riferendosi al vicesindaco ed esponente della Lega Nord brugnatese, Claudio Galante. LO STIPENDIO DI STROZZI Tallonato da più parti dal presidente della commissione,Giacomo gatti, dal consigliere dell’Idv, Giacomo Guerri Garbini ha risposto alla domanda circa l’opportunitàdi elargire grossomodo300mila euro lordi all’anno all’amministratore delegato, Ivan Strozzi. «L’amministraore delegato e il presidente guadagnano esattamente 39.172 euro lordi all’anno, il 60% degli emolumentidel sindaco, come previsto dalla legge. Poi a Strozzi è stato fatto un contratto da dirigente, come succede in tutte l società di questo mondo. Dico soltanto che, rispetto ad precedente, guadagna il 50% in meno». Soltanto che aggiungiamo noi Acam si è accollata per nove mesi,finoagiugnodel2011anchelo stipendio del dirigente comunale, Massimiliano Curletto, passato al libro paga della società di via Picco. SOCIETÀ DELLE RETI Entro la fine dell’anno i tecnici nominati dal tribunale per periziare una parte delle reti dovrà esprimere il parere necessario alla costituzione della società costituita dai Comuni soci che ha assicurato il presidentediAcam «èquasiprontainquantoil915dei socihadeliberato circa la rispettiva adesione». “In fieri”, a detta di Garbini, anche lanewcoperlagestionedel’impianto di trattamento rifiuti di Saliceti. «La garanzia viene dalla Provincia che cimetterà 3milioni di euro».
La progressiva integrazione prevista entro il 2012
Fonte: valdimagranews.it
AMERIGO LUALDI
HERA e Acam, accordo raggiunto. La multiutility emiliana e il gruppo spezzino sottoscriveranno domani a Bologna il memorandum che delinea il percorso industriale e finanziario per arrivare alla progressiva integrazione di Acam entro il 2012. Lo comunicano i due gruppi in una nota congiunta, ufficializzata ieri in serata, dopo la chiusura del mercato borsistico in cui è quotata Hera. Si spiega così la riservatezza del presidente di Acam, Paolo Garbini, che ieri pomeriggio, nel corso dell’audizione davanti alla commissione consiliare delle società partecipate, pur confermando «vicino di pochi giorni»l’accordo, non ha ufficializzato alcunché. L’accordo si legge nella nota prevede il contributo sia dei soci di Acam sia degli istituti finanziari, oltre che di Hera, a un «percorso di ristrutturazione di Acam che vedrà, da un lato un rafforzamento industriale e, dall’altro il conseguimento di una situazione economica e finanziaria equilibrata e sostenibile, anche attraverso lo scorporo di reti e impianti idrici» e la cessione di immobili «nei prossimi mesi». La strada dei prossimi mesi prevede la definizione di un accordo quadro «entro la prima parte del 2011» e il conseguente primo ingresso di Hera nel capitale di Acam con una quota tra il 45% e il 49%«, mentre l’integrazione sarà conclusa «entro l’anno successivo». Le parti percorreranno «con determinazione » la strada verso l’aggregazione, conclude la nota. Davanti alla commissione delle società partecipate presieduta da Giacomo Gatti, Garbini ha fatto il punto della situazione aziendale e risposto alle domande dei consiglieri. SITUAZIONE FINANZIARIA «Il bilancio semestrale al 30giugno di quest’anno dice che abbiamo aumentato i ricavi da 97 a 117milioni, il margine operativo lordo da 9 a 12 milioni e quasi dimezzato il risultato netto, ossia il debito,da9milioni e856milaa5milionie400milaeuro ha snocciolato il presidente di Acam Ciò significa che abbiamo avviato una significativa politica di risparmi: in due anni 13 milioni e rotti in meno di costi di gestione». Ha quindi puntigliosamente fattori ferimento alle varie voci: riduzione delle ore di straordinario, del parco automezzi aziendali, dei telefoni e dei carburanti. CONTRATTI DI SOLIDARIETÀ Lo “schiaffo” ricevuto dai sindacati ha lasciato il segno e Garbini conta di riprendere il dialogo nell’incontro fissato per martedì 23. «In tre anni avremmorisparmiato4milioni e mezzo di euro senza perdere neppure un posto di lavoro Mi sarei aspettato maggiore collaborazione da parte dei sindacati. A questo punto mi aspetto che da loro parta qualche proposta. Sono disponibile a valutare altre soluzioni , magari quella di allargare l’ammortizzatore sociale a tutti i 970dipendenti del gruppo e non soltanto a 421» IL PIANODEI RIFIUTI Piena sintonia con la linea della Provincia e su quanto asserito dal presidente, Marino Fiasella, circa l’individuazione della discarica di servizio a Rocchetta Vara. Anzi, Garbini è ancora più esplicito. «Ci siamo rotti le palle. A Rocchetta andrà del materiale assolutamente inerte, il sovvaglio del cdr prodotto nell’impianto di Saliceti. Ho letto di proteste a Brugnato ma è ora di dire basta. Non possiamo rinunciare a risparmiareil65%deicosti(153euro a tonnellate per mandare il sovvaglio a Scarpino a frontedei40nel caso di una discarica provinciale) solo per la campagna elettorale di unocheprende38voti», ha tuonato riferendosi al vicesindaco ed esponente della Lega Nord brugnatese, Claudio Galante. LO STIPENDIO DI STROZZI Tallonato da più parti dal presidente della commissione,Giacomo gatti, dal consigliere dell’Idv, Giacomo Guerri Garbini ha risposto alla domanda circa l’opportunitàdi elargire grossomodo300mila euro lordi all’anno all’amministratore delegato, Ivan Strozzi. «L’amministraore delegato e il presidente guadagnano esattamente 39.172 euro lordi all’anno, il 60% degli emolumentidel sindaco, come previsto dalla legge. Poi a Strozzi è stato fatto un contratto da dirigente, come succede in tutte l società di questo mondo. Dico soltanto che, rispetto ad precedente, guadagna il 50% in meno». Soltanto che aggiungiamo noi Acam si è accollata per nove mesi,finoagiugnodel2011anchelo stipendio del dirigente comunale, Massimiliano Curletto, passato al libro paga della società di via Picco. SOCIETÀ DELLE RETI Entro la fine dell’anno i tecnici nominati dal tribunale per periziare una parte delle reti dovrà esprimere il parere necessario alla costituzione della società costituita dai Comuni soci che ha assicurato il presidentediAcam «èquasiprontainquantoil915dei socihadeliberato circa la rispettiva adesione». “In fieri”, a detta di Garbini, anche lanewcoperlagestionedel’impianto di trattamento rifiuti di Saliceti. «La garanzia viene dalla Provincia che cimetterà 3milioni di euro».
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