Il centrodestra pronto alle barricate. Maggioranza: «Sito pubblico, bonifica sicura»
Fonte: valdimagranews.it
SATURNIA sarà riaperta e tornerà ad essere una discarica, un sito di proprietà pubblica da risanare con materiale inerte, sotto stretta osservazione dei cittadini, prima di essere restituita alla comunità di Pitelli. Ecco la sintesi della decisione presa l’altra sera dal consiglio comunale a conclusione di una seduta che ha letteralmente spaccato in due le forze politiche, non senza il sottofondo, tra il pubblico, del brusio ambientalista. Il dibattito incentrato sulla chiusura del ciclo rifiuti, con tema dominante la riapertura di Saturnia, si è aperto su una mozione presentata dall’opposizione di centrodestra, poi respinta dal consiglio. E’ passato invece l’ordine del giorno del centrosinistra, votato da Pd, Federsinistra, Socialisti e Api. E’ uscito dall’aula per protesta Giulio Guerri (Gruppo misto). Erano assenti gli esponenti della lista Schiffini. Contrario il centrodestra.
Il Pdl ha attaccato ad alzo zero con Sauro Manucci, Giacomo Gatti e gli altri consiglieri contro la riapertura di Saturnia «in barba alla scelta unanime del consiglio comunale nel dicembre del 2001 che aveva detto no per sempre ai rifiuti a Saturnia». Ha parlato di decisione imposta da Hera. Ha minacciato le barricate nelle strade e nelle aule giudiziarie. «Si chiude il ciclo dei rifiuti senza inceneritore — ha ribattuto dalla maggioranza Jonathan Marsella (Pd) — come vorrebbe invece il centrodestra che non dice dove metterebbe l’impianto e le ceneri. La strada scelta nella filosofia del piano è la raccolta differenziata, la riduzione dei rifiuti, l’azzeramento dello smaltimento del tal quale e il funzionamento degli impianti. Il materiale inerte in uscita da Saliceti è adatto per bonifiche e ambientalizzazione». Quest’ultimo riferimento è al fos, cioè la frazione organica stabilizzata, che gli ambientalisti presenti alla seduta (tra cui Corrado Cucciniello dell’Associazione Comitati) non vedono di buon occhio. Su Saturnia indice puntato del fronte ecologista anche sulla mancata caratterizzazione e le vane promesse di Giorgio Pagano prima e Massimo Federici poi. Il capo della giunta e l’assessore all’ambiente Laura Ruocco hanno sottolineato da parte loro che «l’ordine del giorno votato dal consiglio è garanzia di trasparenza» e hanno rimarcato «i mancati finanziamenti del ministero per il ripristino ambientale». Rc con i consiglieri Edmondo Bucchioni e Simona Cossu, ha «condiviso la richiesta all’amministrazione di assicurare che Saturnia sia di proprietà pubblica, predisponendo un progetto di risanamento in tempi certi per restituire alla comunità un territorio fruibile. Uno spiraglio rispetto alle continue penalizzazioni del territorio del Levante, che ha pagato prezzi altissimi in termini di inquinamento ambientale e salute dei propri cittadini». Il sì di Rc ha scatenato Giacomo Gatti (Pdl) che ha tirato in ballo precedenti posizione contrarie sulla riapertura di Saturnia espresse dai vertici del partito della Federsinistra.
M.P.