mercoledì 19 gennaio 2011

"Il Secolo XIX" articolo del 19 Gennaio 2011

VALLESCURA - «Bloccheremo la strada ai Tir dei rifiuti»

I CITTADINI CONTRO LA RIAPERTURA DELLA DISCARICA DI VALLESCURA

Fermento anche nel Levante contro Saturnia e in Val di Vara. A Brugnato venerdì marcia di protesta

Fonte: valdimagranews.it

SONDRA COGGIO
MATTEO MARCELLO

UNA PETIZIONE col la richiesta di incontrare il presidente della Provincia e una promessa: quella di bloccare le strade per impedire il transito dei tir carichi di spazzatura qualora venga decisa la riapertura della discarica di Vallescura. In Valdurasca non hanno perso tempo, la notizia della possibile riapertura da parte della Provincia della discarica di Riccò del Golfo (l’unico accesso è però situato in territorio follese) ha fatto tremare gli abitanti di una vallata ancora tremendamente segnata da quell’esperienza. E così i residenti, coordinati dal comitato di frazione diretto da Ilvo Ferrari, sono intenzionati a far morire sul nascere ogni ipotesi di riapertura. Dopo la dura presa di posizione del sindaco di Follo Giorgio Cozzani, ecco la protesta dei cittadini, che in questi giorni stanno riempiendo di firme una petizione per chiedere alla Provincia di fare marcia indietro. «Siamo pronti a mobilitarci e far scoppiare una dura protesta nel caso in cui la discarica fosse riaperta – ammonisce il coordinatore del comitato di frazione, Ferrari – lo abbiamo già fatto venti anni fa e siamo pronti ad opporci nuovamente a questa decisione. La gente della Valdurasca ha già dato, e non ha intenzione di sopportare nuovamente un disagio simile». All’orizzonte, anche la richiesta di un incontro con il presidente della Provincia,Marino Fiasella. «Non è possibile che la Provincia possa decidere della sorte dei propri cittadini senza averli neppure consultati – commenta Ilvo Ferrari– per questo vorremmo incontrare personalmente Fiasella per ribadire la nostra ferma posizione contro la riapertura del sito di Vallescura. Venti anni fa la nostra popolazione ha subito gravi danni alla salute, l’ambiente è stato gravemente danneggiato, la viabilità devastata dal passaggio dei camion. Ed anche questa volta, se fosse necessario, ci opporremo in tutti i modi ed in tutte le sedi affinché ne anche un chilogrammo di spazzatura venga buttato in quella discarica».Vallescura da queste parti fa ancora paura. A distanza di anni dalla chiusura della discarica, le patologie oncologiche sono in aumento, con incidenze decisamente superiori alla media provinciale. E i cittadini sono fortemente convinti che ci sia una precisa corrispondenza tra le sostanze seppellite in quella discarica ed i tumori registrati tra i residenti. Ma sul fronte delle discariche c’è agitazione anche a Pitelli e Pagliari, per la prevista riapertura di Saturnia, e a Rocchetta Vara: altra località interessata dal conferimento degli inerti in uscita da Saliceti. A protestare è soprattutto Brugnato, che sarà attraversata dai camion: il consigliere brugnatese Paolo Gregori ha fondato Un gruppo di protesta su FB, e annuncia per il 21 alle 20,30 al centro congressi una riunione sulle ragioni del no, seguita da una marcia di protesta. Ci saranno il vice sindaco Claudio Galanteed esperti di Legambiente Liguria. Le rassicurazioni sul fatto che non si tratta più di rifiuti, come un tempo,ma di materiale trattato e “innocuo”, non sembra aver rassicurato la gente. Sul tema della gestione dei rifiuti l’associazione dei Comitati spezzini, capitanata da Corrado Cuciniello, ha indetto un’assemblea pubblica che si terrà sabato 22 gennaio all’Accademia Capellini di via XX Settembre. «Su Saturnia – afferma il presidente Cucciniello – perché non si parla mai del proprietario del sito e sul ruolo che questo avrà rispetto alle opzioni prospettate?Non è un po’ tardi chiedere ora quali siano le responsabilità del disastro di Pitelli e preoccuparsi degli effetti di questo disastro quando mai nessuno, fatta eccezione per pochi, se n’è mai interessato prima?».

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