lunedì 17 gennaio 2011

"Il Secolo XIX" articolo del 17 Gennaio 2011

«Acam Hera, manca la trasparenza»

SICUREZZA

Morgillo: «Gli spezzini devono sapere che cosa si sta trattando e a quali condizioni»

Fonte: valdimagranews.it

AMERIGO LUALDI
SONO trascorsi quasi due mesi dalla firma del memorandum traAcam ed Hera ma, a sentire il vicepresidente Del consiglio regionale,Luigi Morgillo (Pdl), sull’operazione è calata una cortina di silenzio.«Comune e politica locale sono poco trasparenti. Gli spezzini devono sapere cosa si sta trattando, a che prezzo e a quali condizioni », attacca Morgillo. Come mai una posizione tanto critica? «Sono stupito da quello che sta accadendo in questo ultimo periodo: approssimazione, pressapochismo, ipocrisia e bugie». La riservatezza è d’obbligo: Hera è quotata in Borsa. «La ragione non è questa. Oltre tutto mi pare si stia difendendo il segreto di Pulcinella se, a quanto pare, tutti sono al corrente dei contenuti del Memorandum». Rifondazione comunista dice di non saperne niente. «È questo l’aspetto comico della vicenda. Un’azienda pubblica ha accumulato 300 milioni di debiti e uno dei motivi che rendono insostenibile la gestione è l’alto costo dello smaltimento dei rifiuti. Rifondazione comunista che governa in Comune e, fino a poco tempo fa, anche in Provincia, non è al corrente del fatto che Hera ha subordinato il matrimonio con Acam alla chiusura del ciclo dei rifiuti, evitando così di correre il rischio di doversi trovare a gestire l’emergenza rifiuti o di sostenere oneri altissimi che invece sono stati sopportati fino ad oggi. Hera vuole chiaramente la discarica di servizio prevista dal Piano e vuole che il cdr prodotto a Saliceti diventi un credito. In sintesi, Hera vuole che il cdr Venga bruciato.Di fronte a ciò possiamo tollerare che una forza politica con responsabilità di governo in questa provincia e in questa regione faccia finta di non sapere queste cose?». Perché parla di poca trasparenza? «Ad esempio per il fatto che si chieda ai soci, tra le cose da approvare, l’impegno a trattare in via esclusiva con Hera l’ operazione di aggregazione senza avere prima stabilito la legittimità di questa procedura ma, soprattutto, la congruità del prezzo di emissione delle azioni Acam che dovranno essere sottoscritte da Hera». Ritienesi stiano facendo regali ad Hera ? «Ritengo che, essendo azionisti pubblici, quelli che cedono le quote siano soggetti a quanto previsto dall’attuale ordinamento e quindi deve essere accertata la congruità del prezzo di vendita per evitare che la Corte dei Conti intervenga». Ha dei dubbi sulle cifre che dovrà sborsare la multiutility emiliana? «Qualche dubbio c’è l’ho. Il memorandum prevede che, entro metà dell’anno, si compia il primo aumento di capitale di Acam per consentire l’acquistodel49% del capitale sociale da parte di Hera per soli 10 milioni di euro. Ciò vuol dire che Acam viene valutata poco più di 20milioni. Solo un anno fa un identico aumento di capitaleècostatoaFilse4milioniper il modesto 3%». E Filse in tutta questa vicenda che parte ha? «Filse è stata tirata per i capelli in un’ operazione anomala che l’ha portata a rimetterci già 14 milioni e ora, per non vedersi escutere la fideiussione prestataaCarispedi10milioni,si dovrà caricare un ulteriore rischio attraverso la cartolarizzazione dei beni immobili di Acam per circa 20». Contrario o favorevole a Saturnia? «Non si può chiudere il ciclo dei rifiuti con le discariche. Anche qui si dicano le cose come stanno: Saturnia non serve tanto per stoccare il sottovaglio di Saliceti ma è un business per smaltire i fanghi derivanti dalla bonifica del porto e di quella prevista davanti alla Snam di Panigaglia».

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