RIFIUTI - Discarica, rullano tamburi di guerra
PAGLIARI LA RABBIA DEI CITTADINI: «NON VOGLIAMO PIU’ AVERE A CHE FARE CON I RIFIUTI»
«Ricorsi alla magistratura se non saranno rispettati gli impegni»
Fonte: valdimagranews.it
ABITANTI in fermento nei quartieri di Levante. La notizia di un possibile utilizzo del sito di Saturnia nel piano rifiuti ha riportato alla mente la rabbia e le battaglie di fine anni Ottanta, culminate in una decisione del tribunale che chiuse il sito. Altri tempi. I cittadini, rimasti scottati, non ne vogliono sapere di accogliere vicino a casa il materiale derivato dal trattamento del tal quale a Saliceti, seppur inerte e utilizzabile per ripristini ambientali. I tamburi di guerra hanno iniziato a rullare. Con il tam tam echeggiano nuovi ricorsi alla magistratura. Rita Casagrande, coordinatrice della territoriale di Pagliari, inserita nella quinta circoscrizione, ha raccolto i primi mugugni, seguiti all’affondo di Giacomo Gatti (Pdl). Quest’ultimo ha attaccato i sindaci e l’ipotesi di assicurare tra le discariche di servizio il sito di Saturnia nell’impegno verso Hera, la multiutility emiliana che sta definendo l’incorporazione di Acam, gestore del ciclo rifiuti alla Spezia. La Casagrande ha puntato dritto sull’assessore comunale all’ambiente Laura Ruocco, informando anche la circoscrizione del «tradimento» che si sta consumando nella valle dei veleni. «Se non ricordo male — chiosa la responsabile della territoriale di Pagliari — la promessa che lei ci aveva fatto era diversa ed era quella di bonificare Saturnia con la terra di scavo della variante. Dove sono finite le belle promesse del Comune? Dove è andata la delibera 45 del 6 dicembre 2001, quella che diceva che Saturnia doveva essere bonificate e non doveva avere più niente a che fare con i rifiuti?» Nelle intenzioni del Comune, come ha sottolineato ieri il sindaco Massimo Federici a La Nazione, c’è proprio l’intenzione di bonificare tutti i siti di Pitelli. «L’utilizzo di Saturnia — ha assicurato il capo della giunta — sarà coerente agli obiettivi che si è data l’amministrazione». Oltre al sottovaglio di Saliceti per la copertura del buco saranno impiegati terre e fanghi verdi, materiali cioè non inquinanti. La Casagrande se la prende anche con la Provincia che nel piano rifiuti doveva mostrare maggiore chiarezza ed evitare che si arrivasse di nuovo a far capo a Saturnia.
PAGLIARI mette in guardia il Comune rispolverando, come cattivo esempio, l’episodio del canale di eluato che negli anni Ottanta scendendo da Saturnia invase la darsena («Non vogliamo vedere altre scene del genere»), come anche i problemi sanitari subiti sulla propria pelle dai cittadini. E come se non bastasse, Rita Casagrande, punta l’indice su due nuovi fronti oscuri per i cittadini: la terra scaricata di recente oltre il muro delle Casermette e la discarica abusiva nella zona della Variante di via Valdilocchi. La responsabile della territoriale chiude l’intervento minacciando un ricorso degli abitanti alla magistratura a tutela dei diritti dei cittadini.
Manrico Parma
PAGLIARI LA RABBIA DEI CITTADINI: «NON VOGLIAMO PIU’ AVERE A CHE FARE CON I RIFIUTI»
«Ricorsi alla magistratura se non saranno rispettati gli impegni»
Fonte: valdimagranews.it
ABITANTI in fermento nei quartieri di Levante. La notizia di un possibile utilizzo del sito di Saturnia nel piano rifiuti ha riportato alla mente la rabbia e le battaglie di fine anni Ottanta, culminate in una decisione del tribunale che chiuse il sito. Altri tempi. I cittadini, rimasti scottati, non ne vogliono sapere di accogliere vicino a casa il materiale derivato dal trattamento del tal quale a Saliceti, seppur inerte e utilizzabile per ripristini ambientali. I tamburi di guerra hanno iniziato a rullare. Con il tam tam echeggiano nuovi ricorsi alla magistratura. Rita Casagrande, coordinatrice della territoriale di Pagliari, inserita nella quinta circoscrizione, ha raccolto i primi mugugni, seguiti all’affondo di Giacomo Gatti (Pdl). Quest’ultimo ha attaccato i sindaci e l’ipotesi di assicurare tra le discariche di servizio il sito di Saturnia nell’impegno verso Hera, la multiutility emiliana che sta definendo l’incorporazione di Acam, gestore del ciclo rifiuti alla Spezia. La Casagrande ha puntato dritto sull’assessore comunale all’ambiente Laura Ruocco, informando anche la circoscrizione del «tradimento» che si sta consumando nella valle dei veleni. «Se non ricordo male — chiosa la responsabile della territoriale di Pagliari — la promessa che lei ci aveva fatto era diversa ed era quella di bonificare Saturnia con la terra di scavo della variante. Dove sono finite le belle promesse del Comune? Dove è andata la delibera 45 del 6 dicembre 2001, quella che diceva che Saturnia doveva essere bonificate e non doveva avere più niente a che fare con i rifiuti?» Nelle intenzioni del Comune, come ha sottolineato ieri il sindaco Massimo Federici a La Nazione, c’è proprio l’intenzione di bonificare tutti i siti di Pitelli. «L’utilizzo di Saturnia — ha assicurato il capo della giunta — sarà coerente agli obiettivi che si è data l’amministrazione». Oltre al sottovaglio di Saliceti per la copertura del buco saranno impiegati terre e fanghi verdi, materiali cioè non inquinanti. La Casagrande se la prende anche con la Provincia che nel piano rifiuti doveva mostrare maggiore chiarezza ed evitare che si arrivasse di nuovo a far capo a Saturnia.
PAGLIARI mette in guardia il Comune rispolverando, come cattivo esempio, l’episodio del canale di eluato che negli anni Ottanta scendendo da Saturnia invase la darsena («Non vogliamo vedere altre scene del genere»), come anche i problemi sanitari subiti sulla propria pelle dai cittadini. E come se non bastasse, Rita Casagrande, punta l’indice su due nuovi fronti oscuri per i cittadini: la terra scaricata di recente oltre il muro delle Casermette e la discarica abusiva nella zona della Variante di via Valdilocchi. La responsabile della territoriale chiude l’intervento minacciando un ricorso degli abitanti alla magistratura a tutela dei diritti dei cittadini.
Manrico Parma
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