Raccolta dei rifiuti,da gennaio la rivoluzione
I Nodi dell’Ambiente
Nasce il Consorzio di gestione. Primo obiettivo:accelerare la differenziata. Potenziato il porta a porta
Fonte: valdimagranews.it
PAPABILE
Fiasella propone Giulia Micheloni per la prima presidenza
Progetto
Nelle prossime settimane andranno a esaurimento le discariche di Valbosca e di Bonassola. Gli scarti del trattamento di Saliceti verranno impiegati per ripristini ambientali
Contatti
Oltre Isernia e Lodi è possibile che, in questa fase, il combustibile da rifiuto prodotto a Saliceti vada all’estero
Costi
Il potenziamento della differenziata farà diminuire la produzione di cdr e quindi i costi di smaltimento
di MANRICO PARMA
IL 2010 sarà l’anno della svolta nelle strategie di gestione del ciclo rifiuti. Se ne occuperà da gennaio un nuovo consorzio composto dalla Provincia (per il 30 per cento) e dai trentadue Comuni (in quota parte a seconda dell’importanza), assorbendo in parallelo anche la conduzione dell’ambito idrico, per il quale le scelte sono già state definite fino al 2011. Devono invece cambiare passo e uniformarsi su tutto il territorio spezzino i programmi di smaltimento dei rifiuti, privilegiando il riciclaggio e la raccolta differenziata. La fase operativa muoverà i primi passi a primavera. La raccolta domiciliare diventerà il punto cardine del servizio per migliaia di famiglie. Sotto il profilo tecnico, dove non sarà possibile attuarla verranno comunque organizzati interventi vicini a edifici e condomini. I rifiuti organici, la carta, la plastica, le lattine e il vetro andranno separati. Sarà compito del gestore ritirarli fuori della porta di casa. Un servizio quest’ultimo già sperimentato nei comuni di Vezzano e Santo Stefano e attualmente in corso nelle frazioni collinari di Biassa e Pitelli. L’obiettivo è quello di far crescere in breve tempo la percentuale di rifiuti differenziati dall’attuale 25 per cento almeno al 45 per cento, indicato come punto di pareggio fra i costi e l’efficacia del servizio. Il contenimento delle spese è legato anche al pieno funzionamento, annunciato da Acam per gennaio, dell’impianto di trattamento rifiuti a Saliceti.
TUTTAVIA, il «porta a porta» non sarà regola per tutti. Il Consorzio farà partire da gennaio uno studio per capire come adeguare la raccolta della spazzatura a seconda delle varie aree geografiche. Sotto la lente di ingrandimento finiranno la città, la Val di Magra, la Val di Vara e la Riviera. Potrebbe verificarsi ad esempio che il sistema ‘porter a porter’, avviato dall’Acam in centro (con l’eliminazione dei cassonetti e il conferimento dell’immondizia in speciali veicoli, a orari determinati) venga esportato in altri nuclei storici cittadini della provincia. Se ne saprà di più a tempo debito. Infatti, alla fine dello studio i gestori avranno le indicazioni su come agire sotto l’aspetto operativo.
L’ANNUNCIO della costituzione dell’atteso «Ambito rifiuti» è stato dato ieri mattina dal presidente della Provincia Marino Fiasella, dall’assessore all’ambiente Giulia Micheloni, dal dirigente Riccardo Serafini e dal funzionario Paolo Falco. Il Consorzio per la gestione rappresenta lo strumento di intervento delle linee indicate dal piano provinciale di smaltimento approvato nel 2003. Prende in carico la fase attuativa e individua i cambiamenti indispensabili. Il primo passaggio procedurale sarà la delibera consiliare. Il Consorzio avrà personalità giuridica, un suo bilancio, un consiglio di amministrazione di circa dieci membri («Non sono previste indennità», ha tenuto a precisare Fiasella), due segreterie tecniche (una per il settore rifiuti, una per quello dell’acqua) e un direttore.
IL PRESIDENTE ha preannunciato l’indicazione alla carica di presidente proprio di Giulia Micheloni a conferma del ruolo di regia della Provincia, azionista di maggioranza e pronta a investire risorse per il decollo del Consorzio. I costi saranno poi ripartiti fra i soci, cioè i Comuni, e, altra buona notizia per i consumatori, non andranno a incidere sulla tariffa, a differenza di quanto accadeva per il superato Ambito idrico. A proposito di Comuni, manca all’appello il sì di Brugnato (dovrebbe darlo entro fine anno) e quello di Beverino, che per scelta politica ha detto no e si appresta al commissariamento della Regione per quanto concerne lo smaltimento rifiuti.
I Nodi dell’Ambiente
Nasce il Consorzio di gestione. Primo obiettivo:accelerare la differenziata. Potenziato il porta a porta
Fonte: valdimagranews.it
PAPABILE
Fiasella propone Giulia Micheloni per la prima presidenza
Progetto
Nelle prossime settimane andranno a esaurimento le discariche di Valbosca e di Bonassola. Gli scarti del trattamento di Saliceti verranno impiegati per ripristini ambientali
Contatti
Oltre Isernia e Lodi è possibile che, in questa fase, il combustibile da rifiuto prodotto a Saliceti vada all’estero
Costi
Il potenziamento della differenziata farà diminuire la produzione di cdr e quindi i costi di smaltimento
di MANRICO PARMA
IL 2010 sarà l’anno della svolta nelle strategie di gestione del ciclo rifiuti. Se ne occuperà da gennaio un nuovo consorzio composto dalla Provincia (per il 30 per cento) e dai trentadue Comuni (in quota parte a seconda dell’importanza), assorbendo in parallelo anche la conduzione dell’ambito idrico, per il quale le scelte sono già state definite fino al 2011. Devono invece cambiare passo e uniformarsi su tutto il territorio spezzino i programmi di smaltimento dei rifiuti, privilegiando il riciclaggio e la raccolta differenziata. La fase operativa muoverà i primi passi a primavera. La raccolta domiciliare diventerà il punto cardine del servizio per migliaia di famiglie. Sotto il profilo tecnico, dove non sarà possibile attuarla verranno comunque organizzati interventi vicini a edifici e condomini. I rifiuti organici, la carta, la plastica, le lattine e il vetro andranno separati. Sarà compito del gestore ritirarli fuori della porta di casa. Un servizio quest’ultimo già sperimentato nei comuni di Vezzano e Santo Stefano e attualmente in corso nelle frazioni collinari di Biassa e Pitelli. L’obiettivo è quello di far crescere in breve tempo la percentuale di rifiuti differenziati dall’attuale 25 per cento almeno al 45 per cento, indicato come punto di pareggio fra i costi e l’efficacia del servizio. Il contenimento delle spese è legato anche al pieno funzionamento, annunciato da Acam per gennaio, dell’impianto di trattamento rifiuti a Saliceti.
TUTTAVIA, il «porta a porta» non sarà regola per tutti. Il Consorzio farà partire da gennaio uno studio per capire come adeguare la raccolta della spazzatura a seconda delle varie aree geografiche. Sotto la lente di ingrandimento finiranno la città, la Val di Magra, la Val di Vara e la Riviera. Potrebbe verificarsi ad esempio che il sistema ‘porter a porter’, avviato dall’Acam in centro (con l’eliminazione dei cassonetti e il conferimento dell’immondizia in speciali veicoli, a orari determinati) venga esportato in altri nuclei storici cittadini della provincia. Se ne saprà di più a tempo debito. Infatti, alla fine dello studio i gestori avranno le indicazioni su come agire sotto l’aspetto operativo.
L’ANNUNCIO della costituzione dell’atteso «Ambito rifiuti» è stato dato ieri mattina dal presidente della Provincia Marino Fiasella, dall’assessore all’ambiente Giulia Micheloni, dal dirigente Riccardo Serafini e dal funzionario Paolo Falco. Il Consorzio per la gestione rappresenta lo strumento di intervento delle linee indicate dal piano provinciale di smaltimento approvato nel 2003. Prende in carico la fase attuativa e individua i cambiamenti indispensabili. Il primo passaggio procedurale sarà la delibera consiliare. Il Consorzio avrà personalità giuridica, un suo bilancio, un consiglio di amministrazione di circa dieci membri («Non sono previste indennità», ha tenuto a precisare Fiasella), due segreterie tecniche (una per il settore rifiuti, una per quello dell’acqua) e un direttore.
IL PRESIDENTE ha preannunciato l’indicazione alla carica di presidente proprio di Giulia Micheloni a conferma del ruolo di regia della Provincia, azionista di maggioranza e pronta a investire risorse per il decollo del Consorzio. I costi saranno poi ripartiti fra i soci, cioè i Comuni, e, altra buona notizia per i consumatori, non andranno a incidere sulla tariffa, a differenza di quanto accadeva per il superato Ambito idrico. A proposito di Comuni, manca all’appello il sì di Brugnato (dovrebbe darlo entro fine anno) e quello di Beverino, che per scelta politica ha detto no e si appresta al commissariamento della Regione per quanto concerne lo smaltimento rifiuti.
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