«I tagli portano la firma dei ministri Maroni e Tremonti»
I SINDACI AL PDL
Fonte: valdimagranews.it
«QUESTO Governo ha distrutto lo stato sociale che i nostri Comuni hanno faticosamente costruito in questi anni. E gli esponenti di centrodestra cercano di nascondere questa vergogna, addossando colpe agli altri. Ma i tagli sopra elencati sono purtroppo veri. Se aumentiamo l’unica tassa rimasta (la Tarsu) è proprio per cercare di ridurre l’impatto di questi tagli, soprattutto nel sociale». Così rispondono i sindaci della val di Magra Massimo Caleo, Umberto Galazzo, Marzio Favini, Juri Mazzanti. Francesco Pietrini, Fiorenzo Abruzzo e Livio Giorgi agli attacchi del centro destra che li avevano accusati di voler addossare al governo le responsabilità degli aumenti dovuti, a loro dire, all’accordo tra Acam ed Hera. Ma i primi cittadini della vallata respingono sdegnosamente queste accuse. «Il decreto del ministero degli Interni del 9 dicembre scorso – spiegano i sindaci – recita: riduzione dei trasferimenti agli enti locali. La somma di tali riduzioni è un semplice calcolo matematico che anche Gatti e Camaiora riescono a fare. Il totale del taglio per i comuni della Val di Magra è pari a un milione e 571mila euro. E tale decreto non è stato firmato né da Acam, né da Hera, ma dal Ministro degli Interni Roberto Maroni. A questa cifra si aggiunge il taglio, firmato da Tremonti, del Fondo nazionale per le politiche sociali, del fondo per la non autosufficienza e del fondo per il sostegno agli affitti delle famiglie bisognose. Questi in Val di Magra significano “in soldoni” meno 269mila euro per il sociale, 202 famiglie di anziani e disabili che non percepiranno più l’assegno mensile e qualche centinaia di famiglie bisognose che non avranno più alcun sostegno per l’affitto».
I SINDACI AL PDL
Fonte: valdimagranews.it
«QUESTO Governo ha distrutto lo stato sociale che i nostri Comuni hanno faticosamente costruito in questi anni. E gli esponenti di centrodestra cercano di nascondere questa vergogna, addossando colpe agli altri. Ma i tagli sopra elencati sono purtroppo veri. Se aumentiamo l’unica tassa rimasta (la Tarsu) è proprio per cercare di ridurre l’impatto di questi tagli, soprattutto nel sociale». Così rispondono i sindaci della val di Magra Massimo Caleo, Umberto Galazzo, Marzio Favini, Juri Mazzanti. Francesco Pietrini, Fiorenzo Abruzzo e Livio Giorgi agli attacchi del centro destra che li avevano accusati di voler addossare al governo le responsabilità degli aumenti dovuti, a loro dire, all’accordo tra Acam ed Hera. Ma i primi cittadini della vallata respingono sdegnosamente queste accuse. «Il decreto del ministero degli Interni del 9 dicembre scorso – spiegano i sindaci – recita: riduzione dei trasferimenti agli enti locali. La somma di tali riduzioni è un semplice calcolo matematico che anche Gatti e Camaiora riescono a fare. Il totale del taglio per i comuni della Val di Magra è pari a un milione e 571mila euro. E tale decreto non è stato firmato né da Acam, né da Hera, ma dal Ministro degli Interni Roberto Maroni. A questa cifra si aggiunge il taglio, firmato da Tremonti, del Fondo nazionale per le politiche sociali, del fondo per la non autosufficienza e del fondo per il sostegno agli affitti delle famiglie bisognose. Questi in Val di Magra significano “in soldoni” meno 269mila euro per il sociale, 202 famiglie di anziani e disabili che non percepiranno più l’assegno mensile e qualche centinaia di famiglie bisognose che non avranno più alcun sostegno per l’affitto».
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